Perché abbiamo partecipato?
1. Perché la tematica è interessante e assolutamente attuale nell'ottica dell'educazione alimentare non solo finalizzata alla cura della salute ma anche nella conoscenza approfondita (nei limiti dell'età di alunni di classe prima) delle dinamiche d'acquisto - della lettura delle etichette e scadenze - della corretta conservazione - del riciclaggio degli scarti alimentari.
Dunque comportamenti consapevoli per la sostenibilità ambientale.
2. Perché è fondamentale insegnare la cura, il rispetto e la tutela delle risorse sin da piccoli. E' etico far capire che lo spreco è dannoso alla vita propria e altrui. Appartengo ad una generazione ancora tenuta con i piedi per terra dai racconti dei nonni sulla povertà della guerra e del dopoguerra e a casa mia imperava il detto " 'O mangi questa minestra o ti butti dalla finestra". Chiacchiere poche, capricci men che mai, riuso e riciclaggio come stile di vita contadino.
3. Perché per ogni progetto inviato dalle scuole, la Whirpool Corporation fa una donazione all'associazione ACTION AID ITALIA a favore di progetti contro la fame, la povertà e le disuguaglianze sociali in Italia e nel mondo.
E questo rientra nell'ottica delle azioni solidali che hanno condotto genitori, bambini e insegnante nel corso di quest'anno scolastico.
Il progetto si pone l'obiettivo di insegnare a non sprecare, a riutilizzare, a condividere il cibo e focalizza l'attenzione su 3 momenti essenziali:
ACQUISTO - CONSERVAZIONE - CONSUMO.
Ovviamente ho cercato di semplificare il più possibile il percorso, molto ricco di spunti di Italiano, Scienze, Cittadinanza e Costituzione, Tecnologia, Storia, Geografia, Arte e immagine, per renderlo fruibile a bambini di sei/sette anni.
Abbiamo imparato
a guardare le etichette delle merendine,
a riflettere sulle richieste di alimenti spesso non consumate,
a discutere sulle preferenze e sui gusti personali,
a ricordare che molti ancora oggi non hanno da mangiare abbastanza per vivere sereni e crescere sani.
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